GIUSEPPE VALENTI

GIUSEPPE VALENTI

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TESTIMONIANZE

Allievi, colleghi ecc...

1) Mi è stato recentemente chiesto di scrivere qualcosa sulla mia prima esperienza di spettatrice, malgrado la mia fragile memoria questi sono i ricordi. Avevo nove anni ed era una domenica uggiosa. Mia madre aveva deciso di portarmi a teatro. Il titolo era “ Il giro del mondo in 79 giorni” , un one-man-show. Eravamo sedute in prima fila. Quello che mi torna in mente è che lo sguardo dell’attore ha incrociato più volte il mio e così avevo l’impressione di essere parte integrante del suo viaggio. In scena c’erano pochi elementi.... ricordo una valigia, una sedia. Ciò che mi colpisce è che solamente con quest’uomo, una valigia ed una sedia, ho visto numerosi paesi e incontrato tantissimi personaggi diversi. Mi ricordo di essermi sorpresa del fatto che egli fosse vestito di nero. Pensavo che nel teatro s’indossassero dei costumi esuberanti. Poi ho capito, ho preso coscienza del fatto che in quel modo il suo ruolo principale di viaggiatore potesse velocemente cambiare in un altro personaggio della sua meravigliosa avventura, senza che me ne accorgessi. Non riesco a ricordarmi ogni cosa, ma ho l’immagine viva in me di un enorme mongolfiera e con i pochi elementi scenici presenti non so come sia possibile.  E’ così che fui introdotta nel mondo del teatro, un viaggio che per fortuna non durò solo 79 giorni ma durerà tutta la vita. GRAZIE Fogg! (Amanda)

2) l’esercizio per abbattere la timidezza, quello è stato di grande aiuto!(Pamela)

3) Ho sempre apprezzato molto la cura con cui preparavamo gli spettacoli. Lavoravamo, non per mettere in scena lo spettacolo ma per fare esercizio e migliorarci grazie alla messa in scena dello spettacolo. (Elisa)

4) il momento più bello in assoluto è stato verso la fine.. seduti in cerchio...e ognuno doveva dire di tutti una cosa bella è una cosa meno bella delle altre persone... e come tutte le donne ricordo quello che mi ha detto lei... che sono"puntigliosa" ma prima di quel giorno non me ne ero mai resa conto! Ho cercato infatti di regolarmi un pochino... ricordo proprio che lei vedeva cose in noi che ci sorprendevano. ..emozionavano. .ecco forse  la parola più bella per descrivere le lezioni di teatro é "emozioni" ...uscivano sempre..belle o brutte...da tutti noi giovani ragazzi. E il suo discorso finale per salutarci beh...quello è stato il top... super strappalacrime.. profondo e ancora una volta emozionante! (Lisa)

5) Un bel ricordo delle sue lezioni è la spontaneità e il sorriso con cui ci accoglieva ogni settimana nella sua aula,(Kristel)

6) Sono riuscita a fare un lavoro su me stessa, mettendomi in gioco e riuscendo in parte a sconfiggere il lato timido del mio carattere. (Marjana)

7) Aver avuto la possibilità di far teatro mi ha aiutata nel mio essere timida, mi ha aiutata a farmi più dentro nel gruppo, a farmi conoscere e far capire a tutti chi sono !  Ho imparato a non provare vergogna nel dire la mia davanti a tutti, bensì esporre opinioni che a volte erano diventate magnifiche idee al gruppo! (Melanie)

8) Mi ha dato tanti consigli su come esprimermi con che tono di voce parlare. Mi ha fatto anche piacere che è riuscito a far si che la classe si unisse di più mettendoci magari con persone con cui non stavamo molto insieme, all'inizio avevamo molte difficoltà a riuscire ad arrivare al nostro obbiettivo ma lei facendoci capire l'importanza del teatro é riuscito anche con la sua simpatia a far si che noi cominciassimo a realizzare il teatro. (Sanela)

9) Io l'ho vista insegnare a due classi diverse in modi completamente differenti, con una classe era molto più sciolto, piu socievole e faceva anche esercizi meno complicati dal punto di vista dello studio, ma molto più ultili per la persona in se, per creare il carattere sociale, simpatico, senza paura di dire la propria opinione e questo mi aveva colpita molto. Con la seconda classe invece era molto più burocratico, seguiva molto il programma e diciamo che le lezioni a volte potevano essere più noiose, ma rimaneva sempre uno spunto per me, perché ho visto due lati di lei completamente differenti, ma sempre molto illuminanti.  E le assicuro, la cosa di lei che non mi scorderò mai è la frase che mi aveva scritto alla fine dell'anno "una roccia nasconde una perla" questa cosa mia mamma l’ha sempre provata a dirmela dicendomi di togliermi la corazza e mostrare il mio cuore, ma lei con.quella semplice frase mi ha scoperta completamente di qualsiasi corazza. Grazie mille per tutte le esperienze, un.abbraccio (Luisa)

10) Ricordo con molto piacere le sue lezioni, oltre che lezioni di vita, sono state molto importanti per il mio percorso personale e lavorativo! Ho avuto modo di imparare molte cose, tra cui la semplicità di dialogare con il silenzio o attraverso le canzoni che ci faceva ascoltare! Un'altra cosa che ho imparato è stata la fiducia nelle altre persone. Da lì ho imparato ad ascoltare le persone con più attenzione, poiché non tutte sono meschine ma anzi bisogna fidarsi perché il mondo è pieno di belle persone! La ringrazio ancora per il suo lavoro e aiuto! (Alice)

11) Un giorno ero giù di morale e ricordo che me ne stavo ad una delle sue lezioni seduta in disparte, e lei ha subito notato questo mio comportamento in quanto solitamente risultavo spesso euforica e piena d'energia. Così si avvicinò e mi chiese cos'avessi. Io risposi che per quanto fossi giovane non trovavo nulla che sapessi "fare bene" a differenza di molta gente che per esempio suona uno strumento o parla due lingue. Mi rispose semplicemente con un sorriso -tu Sandra trasmetti emozioni, anche solo con lo sguardo, questo sai fare bene!- così riflettendo sulle sue parole ho capito che il bene che cerchiamo di ottenere o che pensiamo sia positivo per noi non è materiale, ma sta dentro di noi. (Sandra)

12) Ricordo le sue lezioni come un momento di "time-out", perché con lei potevamo essere noi stessi, senza crearci troppe paranoie o pensieri. Mi ricordo il suo calore, come professore e come persona e personalmente, mi ha sempre fatto un gran bene. Ricordo la sua passione e l'energia utilizzata sempre al meglio. Il suo sorriso quando entravamo a lezione, durante la lezione e a fine lezione, ma ricordo soprattutto con un grande sorriso, il suo prezioso affetto. (Shke)

13) Lei ci aspettava, sulla soglia della porta, per salutarci uno ad uno. Era bellissimo, dava importanza ad ognuno di noi e questo momento privilegiato del saluto individuale trasmetteva un sentimento di riconoscenza, di gratitudine... Ho sempre visto molta umanità in lei, gentilezza d'animo. Ho fatto tesoro di quello che ho appreso alle sue lezioni e mi ha trasmesso un interesse maggiore verso il teatro in generale. (Nina)

14) per ogni nome aveva una battuta, il modo più bello di iniziare una lezione! (Giada)

15) col suo modo di insegnare è riuscito a trasmettermi sicurezza in me stessa così che con la pratica sono riuscita a sbloccarmi. (Ilaria)

16) le lezioni erano tutte molto coinvolgenti e interessanti.. Quelle che mi hanno colpito di più, sono quelle sulla "prova" di fiducia.. E l'altra era quel momento in cui ci hai fatto raggruppare tutti "per origini/nazionalità" e per ogni gruppetto c'era l'inno del proprio paese di sottofondo, tutti quelli che non erano in quel gruppo erano in piedi come segno di rispetto. (Luanesha)

17) l'unica cosa che non dimenticherò mai sarà la sua simpatia. (Alice)

18) Quando penso a te, oltre a pensare all'energia gioiosa che emani e di cui ho avuto fortuna di poter esserne avvolta per qualche ora a settimana durante quell'anno.. più che a tutto ciò penso a come mi piaceva perdermi, da bimba di 5-6-7-.. anni, nei racconti e nelle fiabe che mettevi in scena. Tornerei mille volte bimba per ascoltarti e osservarti da sopra quel palco, per perdermi affascinata in una storia che alla fine era anche mia. (Mel)

19) sei bravissimo a costruire immagini e creare atmosfere... una cosa che mi viene in mente - e che non scorderò mai - è l'emozione pazzesca del mio "battesimo" del palco: l'entrata in scena alla "prima" (Fabrizio)

20) Quello che ritengo più significativo è il momento iniziale delle lezioni, il saluto, l'accoglienza, tutti in cerchio, in silenzio, lasciandoci trasportare dalla melodia di sottofondo. Un momento di pace, serenità, unione e riflessione, per poi catapultarci nella dimensione teatrale. Un altro ricordo importante è il saluto al termine della lezione, ci augurava buona settimana stringendoci la mano, guardandoci negli occhi e sorridendo. Ti ringrazio per il sostegno e di aver condiviso il tuo bagaglio culturale con noi, per averci dato l'opportunità di riflettere e soffermarci su quel che a volte si da per scontato. (Isabella)

21) Ho bellissimi ricordi delle lezioni di teatro e dello spettacolo fatto!! Ero molto timida e parlare davanti alla gente mi vergognava...Ho sempre apprezzato il tuo incoraggiamento, nel buttarci e nell’essere spontanei, perché non esisteva un giusto o uno sbagliato. (Giulia)

22) salire in piedi su una sedia e urlare davanti a tutti. E quando arrivò il mio turno mi vergognavo e avevo paura per non so quale motivo ma una volta fatto mi sono sentita molto meglio!(Asia)

23) quando ci ha fatto mettere la maschera "immaginaria", quella triste e quella contenta. Mi ricordo che ci aveva aiutato molto per la coesione di classe! Ricordo anche di non aver mai riso così tanto come quella volta che ci ha fatto leggere delle frasi a uno a uno, una volta ridendo e l'altra piangendo. Mi ricordo tanti momenti! L'"obbligo" che avevamo di metterci in gioco e le numerose situazioni da lei proposte, mi hanno personalmente aiutato molto a superare l'adolescenza e a conoscermi meglio! E sono certo del fatto che devo un po' anche alle lezioni di teatro se oggi sono animatore responsabile in una casa per anziani! (Yul)

24)  mi ricordo la sua bella imitazione (con tanto di video dimostrativo) delle varie maschere della commedia dell'arte (pantalone, colombina, arlecchino ecc...). Era stato estremamente divertente e costruttivo, penso che molti di noi hanno conosciuto allora tutti questi personaggi... il bellissimo gioco di ruolo, seduti insieme eravamo un sordo, un cieco ed un muto...e da lì s'improvvisava...nelle sue lezioni si assisteva sempre a belle dimostrazioni, e che in un modo o nell'altro ci si metteva in gioco...e anche chi era più riservato di tanto in tanto riusciva a lasciarsi andare. (Sara)

25) Un importante caratteristica riguarda la sua personalità era il fatto che riusciva a passare da un momento gioioso e divertente a uno molto serio con grande facilità.(Agnese)

26) Se permette vorrei dirle anche che aveva un bel modo d'insegnare, portava molta positività (parlo dal mio punto di vista), ma credo che a tutti manca qualcosa di questo genere a scuola, soprattutto lei ! Un saluto ! (Meli)

27) un dettaglio imbarazzante riguardo gli Uccelli di Aristofane, in cui dopo il matrimonio di due personaggi, dovevo uscire e gridare a squarciagola: "Imene, imeneo! Imene, imeneo!". Soltanto in un secondo momento mi é stato spiegato cosa voleva dire... (Raphael)

28) la tensione pre spettacolo, credo che fosse il momento che più legava le persone, perché provavamo tutti la stessa sensazione. Era un momento che legava tutti. (Alessia)

29) la libertà d'espressione e l'interesse nell' accettare ogni idea altrui e formare così una collaborazione tra tutti . Non è stato solo un momento di divertimento e di apprezzamento ma anche un momento in cui abbiamo potuto conoscere noi stessi e gli altri .(Etienne)

30) lei é una persona piena di cultura! Molti hanno apprezzato ciò che ha fatto. Mi ha aiutato a valorizzarmi tramite il teatro ed a rendermi meno introverso verso gli altri. (Alex)

31) grazie alle sue lezioni ho imparato tanto divertendomi. (Sonia)

32) una grande sfida per me, che sono una ragazza 'timida', é difficile essere ciò che non si è, ma gli esercizi come quelli di recitare a memoria parti davanti a tutti, mi hanno aiutata a superare in parte questo mio ostacolo. (Elena)

33) arrivavi sempre sorridente a lezione e riuscivi sempre a far diventare la giornata piacevole e divertente! (Alice)

34) mi ricordo una lezione in cui è riuscito a far commuovere tutta la classe in modo discreto e delicato,  è riuscito a estrapolare ad ogni allievo dei pensieri e sentimenti profondi.(Valentina)

35) mi ricorderò per sempre quando ci fece cantare una canzone davanti a tutti. Potevamo cantarla, intonarla, fischiettarla,.... Doveva rappresentarci. Per imparare a tirar fuori la voce, per creare un cerchio di fiducia con i compagni, per imparare a non aver paura dei giudizi... Mi ricordo che ero letteralmente terrorizzata. Avevo fatto anni di teatro alle medie, ma mai avevo fatto un esercizio così! Ed io ero una che la voce la tirava fuori eccome! Non ne capivo l'utilità! Eppure arrivati al giorno X dove sarebbe toccato a me "esibirmi"... Be ebbi davvero paura! Con molta pazienza lei mi ha chiesto quale canzone volevo presentare, iniziò a canticchiarla e la seguii fino a che, senza che nemmeno me ne accorgessi, lei smise e finii da sola. Quando alzai gli occhi verso i compagni, sorridevano, non leggevo giudizi... Ed io ero tranquilla, avevo fatto sentire la mia vera voce...(Cassy)

36) Con lei ho imparato che in realtà il teatro non è solo mostrarsi ad un pubblico, ma è scoprire cosa ce dentro di noi, riconoscere le proprie emozioni e farsi trasportare da esse. Ricordo diversi momenti... le poesie imparate a memoria: "lode a Beatrice" poesia di Dante tratta dal suo primo libro Vita Nova; questa bellissima poesia la ricordo ancora a memoria e ogni tanto mi capita anche di recitarla a qualcuno quando magari si finisce di parlare di Dante; lo stesso vale per il monologo del pianista sull'oceano, non poteva scegliere un testo migliore da farci imparare a mio parere..cosi profondo e ricco di significati che ancora adesso quando la sento in tv o solamente ci ripenso mi riempie di emozioni... ho solo ricordi belli, ma d'altronde come potrei averne avuti di brutti avendo avuto come docente una persona tanto umana e buona come lei? Ci tengo a ringraziarla ancora per i suoi insegnamenti e i bei momenti che ci ha regalato.(Eveline)

37) l'emozioni che il teatro riusciva a tirar fuori tra di noi e anche le relazioni che si creavano grazie agli esercizi (Gaia)

38) si vedeva che ci metteva sempre il cuore nel fare le sue lezioni e questo per noi è stato gratificante (Cinzia e Valentina)


CONTINUO

39) una persona che prende la vita con leggerezza, ma nel senso profondo del termine; una persona che coglie ogni occasione per fare una battuta, raccontare una barzelletta, regalare un sorriso. Trovo sia il modo migliore di affrontare la vita... quello che ricorderemo non saranno tanto i momenti che bramavamo: il diploma, la laurea, il matrimonio, un sí da parte di una persona, una risposta che non è mai arrivata. I ricordi più belli saranno le piccole cose, le risate inaspettate, i momenti di sana leggerezza."(Clarissa)

40) le sue considerazioni finali per ognuna di noi come se avesse voluto leggerci l'anima... mi ricordo che io ne ero rimasta piacevolmente colpita.... credo che mi abbia insegnato sì le nozioni di teatro ma anche a livello personale, in quanto sono riuscita a sconfiggere un pò la timidezza che avevo.  (Natasha)

41) Ricordo lei come una grande persona , con tanto cuore e amore per tutti noi allievi , una persona che quando vedi ti viene voglia di abbracciare insomma .(Anna)

42) sei una persona molto dinamica, gentile, solare e simpatica. Sei sempre stato (per quanto ho visto) in grado di mantenere un gruppo di lavoro attivo per il tuo "savoir faire", e purtroppo questo non lo si può insegnare, poiché è una tua dote innata. Sei davvero in gamba, trasmetti energia e riesci quasi a dar vita alle parole quando parli perché le riempi di enfasi. (Serkan)

43) Le sue lezioni si ricordano sempre con grande piacere perché ci ha fatto sempre provare e sperimentare bellissime sensazioni grazie alla sua persona e al modo di trasmetterci il teatro in modo gioioso.(Tony)

44) Il mio ricordo della materia va ben oltre la disciplina stessa, che grazie a lei mi si è presentata come divertente, ma allo stesso tempo educativa. Il ricordo che ho è quello di un professore, che nel giorno della nostra ultima lezione insieme, si é preso un attimo per dedicare ad ogni allievo due parole, parole in grado di ricordare ad ognuno la sua unicità. Ciò che mi farà sempre piacere riportare alla mente è questo: dietro ad una materia può esserci talvolta una piacevole esperienza tutta da scoprire, e lei è riuscito a renderla tale andando oltre al semplice aspetto scolastico, grazie alla simpatia e sensibilità dedicata ai suoi allievi.(Laura)

45) Quando eravamo alle sue lezioni sembrava di entrare in un altro mondo (almeno per me) fatto esclusivamente di gioia e positività.(Nataśa)

46) la rappresentazione che abbiamo preparato mi ha aiutata prima di tutto a imparare a lavorare in armonia in gruppo, (Sara)

47) aver coraggio nel provare a dirlo davanti a 20 persone e sopratutto aiuta anche tanto alla memoria. (Francesco)

48) Ho imparato a muovermi liberamente nello spazio, senza paura di chi stava intorno e senza timore di esprimere le mie emozioni (insegnamento che mi porto ancora dietro). Ricordo che ci muovevano come dei matti per l'aula, deambulando di qua e di là! Grazie alle tue lezioni, riesco a gestire la comunicazione anche davanti a più persone, senza troppa  "ansia da palcoscenico"... Ci devo senz'altro ancora lavorare! So respirare con il petto ma anche con la pancia tecnica che uso ancora per rilassarmi. E poi l'empatia...trovo che il teatro ti porti ad immedesimarti nelle altre persone per riuscire a capirle un po' meglio. (Cori)

49) Eravamo tutti sullo stesso piano, non c'era giusto o sbagliato, perché la cosa più importante era esprimersi e lasciarsi guidare dalle emozioni. Un continuo mettersi alla prova, sperimentare se stessi e nuovi ruoli (sempre con umorismo, che non guasta mai!)...e conoscere così anche di più di me stessa...Ho scoperto che mi piace la recitazione (la considero una valvola di sfogo) anche se, per carattere, non mi sento pronta a recitare per qualcun altro.  La fantasia faceva da sfondo alle nostre "lezioni"...ricordo che ogni volta che varcavo la soglia di quell'aula, curiosa, mi chiedevo: "chissà oggi chi sarò, cosa faremo?". Era una sorpresa nuova ogni settimana....Il teatro mi ha aiutato molto, soprattutto nel mio lavoro, e mi sento anche più sicura di me stessa. Stare con gli altri è la cosa che amo di più, ma a volte sento il bisogno di stare anche con me stessa, scoprire nuovi lati del mio carattere...e il teatro mi ha aiutato a fare entrambe le cose nel modo migliore: attraverso il sorriso e la serenità.(Giovanna)

50) Il ricordo più bello che ho? È che alla fine del teatro entrava la canzone di Renato Zero, "i migliori anni della nostra vita" e lì mi resi veramente conto di quanto quella canzone fosse vera! Quelli sono stati i miei migliori anni, dove i problemi non erano veri problemi dove mi sono goduta ogni momento che potevo godermi. La recita di fine anno mi fece commuovere, perché un percorso di vita (la mia adolescenza) stava per terminare! Ero consapevole che più sarei andata avanti con gli anni e più quello che era stata la mia adolescenza ne sarebbe rimasto un ricordo e che niente sarebbe stato più come prima. (Nadia)

51) Ho dei bellissimi ricordi del corso di teatro, adoravo partecipare e, soprattutto, ricordo come tu sia stato capace di frenare l'egocentrismo e la voglia di apparire che una bambina come me nascondeva.  La calma e la pazienza che dimostravi sono riuscite a farmi imparare tante cose nuove. Ricordo che era difficile studiare il copione e altrettanto difficile fare gli esercizi che, come tu insegnavi, erano essenziali per riuscire a recitare. Sembra tutto facile quando sei seduta tra il pubblico ma tutt'altra cosa é essere sul palco e, questo, tu ce lo avevi ben insegnato.(Carlotta)

52) ho solo bellissimi ricordi delle tue lezioni, mi piaceva soprattutto quando ognuno si metteva comodo dove voleva sul palco del Foce e tu da "lassù" ;)) ci spiegavi come migliorarci e ascoltavi le nostre impressioni. Divertenti furono anche i momenti quando improvvisavi e ci recitavi qualcosa del tuo repertorio, ti guardavo e pensavo:" cavoli, sarebbe bello essere così bravi e spontanei come lui!":)(Ajten)

53) Romeo e Giulietta, complicato e allo stesso tempo bello, so ancora la mia parte a memoria, il modo in cui ce l'ha presentato, come ci ha aiutato ad impararlo, è stato tutto fantastico... ho studiato ancora il libro e lo abbiamo infine analizzato con altri film, ma come me lo ha insegnato lei non lo ha fatto nessuno! Devo ringraziarla perché grazie ai suoi imbarazzanti e divertenti esercizi ora parlare davanti ad un pubblico non mi è più così tanto di peso, non mi vergogno di me stessa e questo lo devo solo a lei! È una grande persona simpatica divertente e molto intelligente. (Giulia)

54) Posso dirti che a distanza di tanti anni, "Da Peter a Peer" e "Alla ricerca di Simurgh" mi accompagnano ancora ora, a tal punto da farmi rimbalzare in testa alcune battute e scene nella testa. Posso solo ringraziarti perché le tue lezioni e le preparazioni agli spettacoli che hanno contribuito a diventare ciò che sono ora. Aggiungo che la sorpresa é stata grande alla prima lezione, perché ho ritrovato a distanza di anni, "quello dei musicanti di Brema" che da solo inscenava strumenti animali e personaggi. Grazie per aver dato voce a questi fantastici ricordi.(Martino)

55) Non potrò mai dimenticare gli esercizi svolti in cerchio per allenare la voce, come ad esempio il passaggio della scatola misteriosa. Oppure i vari esercizi di improvvisazione (Teresa)

56) lei ha dato una voce a quei personaggi che abbiamo nascosto e represso per molto tempo.(Hristian)

57) Caro Giuseppe, il ricordo che sicuramente conservo con maggiore affetto è senza dubbio legato alla sera del 19.06.2013, prima dello spettacolo di fine anno. Quando passasti da ogni attore per consegnare una piccola busta, contenente una pietra e un messaggio scritto a mano, entrambi pensati per rispecchiare le qualità e i punti di forza di ogni singolo individuo. Almeno per quanto riguarda l'ambito teatrale.  Sono rimasto piacevolmente colpito sia dalle parole che dalla scelta della pietra "occhio di tigre", che ritengo sia molto azzeccata per quanto riguarda la mia personalità.  "Caro Apollo, Ci vuole occhio per ogni cosa. Nel teatro non hai messo solo il talento, ma sei stato attento alle situazioni. L'occhio di tigre ti stimoli all'attenzione in ogni cosa, come hai dimostrato in teatro. “ Queste sono le parole contenute nel cartoncino che mi hai consegnato, e che conservo gelosamente nella mia cassa dei ricordi. Colgo dunque l'occasione per ringraziarti per tutto quello che mi hai saputo trasmettere, come ad esempio, la fiducia nelle mie capacità e la passione per il teatro. Due aspetti che mi accompagnano tutt'oggi, facendo la differenza nel mio approccio alla vita di tutti i giorni. (Enea)

58) Ho passato due anni bellissimi e ricchi di emozioni, ogni volta andare a lezione di teatro era un piacere (Federica)

59) Io ricordo in particolare i bei momenti di improvvisazione e le risate fatte insieme! Mi piace ricordare anche quegli attimi prima di entrare in scena..pieni sia di tensione, sia di emozione! Senza dimenticare gli esercizi per la voce che ogni tanto faccio ancora prima delle mie lezioni, se so di dover parlare molto. in realtà ricordo, con non poca malinconia, tutti gli anni di teatro come un periodo davvero speciale e che mi ha permesso di conoscere tante belle persone che rimangono tutt'ora importanti nella mia vita!(Elisa)

60) la felicità dei nostri genitori quando abbiamo fatto il teatro.(Matteo)

61) mi ricordo benissimo la macchina umana (tra l'altro, quest'anno la nostra classe è andata a scuola montana con i bambini delle elementari e tanti di noi hanno riproposto questo esercizio, che è piaciuto molto!)(Roberta)

62) gli esercizi che mi piacevano di più erano quelli vocali, d'improvvisazione, la macchina infernale poi mi piaceva anche un sacco l'augurio prima di salire sul palco, chiaramente anche le prove generali.(Eliza)

63) La prima é l'esercizio di rilassamento, ascoltare la tua voce mentre ci portavi al rilassamento del corpo e della mente mi dava una sensazione di pace e serenità. Uno dei miei momenti preferiti della lezione perché avevo bisogno di riconciliarmi con me stessa. La seconda cosa é quella che, avevo una compagnia di scuola, dalla prima media, che non avevo mai sentito parlare, non parlava propio, e poi me la sono ritrovata per mia sorpresa nelle lezioni di teatro che l'hanno cambiata totalmente, da timida e oltre (davvero in tanti anni non l'avevo mai sentita aprire bocca) ora é una ragazza socievole, con una voce bellissima tra l'altro. Ho potuto attraverso di lei vedere la magia del teatro!  L'ultima e più divertente, interpretare la moglie di mio fratello! Credo che ci sia riusciti in forma piuttosto naturale, soprattutto i battibecchi del copione, non ci ho messo niente ad impararli. Con questo ho imparato che la famiglia é la famiglia e le dinamiche si ripropongono sempre, l'importante é esserne coscienti ed accettarle. (Noë)

64) sono rimasto veramente colpito dalla tua bontà d'animo, un giorno, quando una mia compagna di classe stava veramente male perché si era lasciata con il suo ragazzo, tu sei andato da lei e senza domande gli hai dato un abbraccio che gli ha risollevato la giornata. Prima dell'abbraccio non si poteva avvicinare nessuno, era iraconda e piangeva. Dopo il tuo semplice gesto da cavaliere lei si è sentita decisamente meglio, glielo ho letto nei suoi occhi. Questo gesto così semplice, così bello, mi è rimasto impresso nell'inconscio. Un normale professore, se ne sta dietro una cattedra e parla. Tu no, sei speciale, unico e prezioso. (Simone)

65) Le lezioni erano qualcosa di speciale, non solo di insegnamento scolastico, ma anche di insegnamenti di vita! Lei sapeva sempre arricchire le sue lezioni e non solo, ha saputo, tramite il teatro, insegnarmi molto e non lo dimenticherò! (Jessica)

66) "Grazie alle lezioni durante la scuola, ho potuto vedere le mille sfaccettature del teatro. Prima credevo fosse solo una sorta di cinema dal vivo; memorizzare delle battute per poi ripeterle davanti ad un pubblico. Solo dopo settimane di lezioni, ho capito però che non era solo ciò che veniva visto da fuori. Si trattava bensì di un'immensità di emozioni da dover gestire. Imparavamo a dar libero sfogo alle nostre sensazioni, a liberarle attraverso diversi esercizi (alcuni erano dei giochi, altre volte dovevamo esprimerci, confrontarci, ecc.) e ogni settimana mi sembrava di conoscermi un po' di più. Il teatro mi ha aiutata ad essere più aperta, più spontanea e tranquilla con le persone, e questo è un requisito importante...è stata davvero un'esperienza memorabile e soprattutto gratificante, nonostante all'inizio non mi sia trovata a mio agio, essendo appunto molto introversa.. Ma è stata proprio questa la parte migliore: essermi liberata di un blocco espressivo ed emotivo, che mi ha reso oggi una persona diversa, migliore."(Seline)

67) le lezioni di teatro, erano qualcosa di molto particolare e divertente. Era un modo per stare insieme ma anche un modo per conoscere le persone. (Arianna)

68) lei è  stato una persona che ha trasmesso l'emozione e l'amore per il teatro ai suoi allievi! (Clara)


CONTINUO

69) Mi manca attualmente il teatro, recitare e fare corsi stimolanti. Sono già passati 15 anni da quando ho seguito un anno di corsi di teatro con te, almeno credo se faccio i calcoli giusti. Ne è passato di tempo insonna! È stato l'anno che con la scuola di teatro hai messo in piedi lo spettacolo "l'Inferno". Conservo un bel ricordo ed un'esperienza che mi ha fatto crescere, mi ha insegnato molte cose e mi ha arricchita. Qualche anno fa mi sono iscritta in una compagnia a Losanna e l"insegnante" è riuscito a farmi passare la voglia di fare teatro. Mi sono resa conto che il metodo e la persona che insegna sono fondamentali per far amare o al contrario detestare, il teatro agli allievi. Mi ricordo che durante il primo corso a cui ho preso parte nella tua scuola, ci hai chiesto le nostre motivazioni per fare teatro. Io all'epoca ero agitata a parlare davanti a sconosciuti avevo risposto che fra le altre cose era per superare la mia timidezza. Ho legato delle amicizie grazie ai corsi ed ho imparato molto sul teatro e su me stessa. Ricordo i corsi come un momento divertente, creativo, dove imparavamo ad esplorare la nostra voce, il nostro corpo, ed ad improvvisare...era con piacere che seguivo le lezioni. Ci facevi fare sempre cose nuove, nuovi esercizi pensati in maniera ludica. A volte con alcune mie amiche ci scappava da ridere e non riuscivamo più a controllarci. Mi ricordo di un esercizio dove dovevamo improvvisare una scenetta unicamente con a disposizione un grande ombrello. Oppure un giorno ci hai fatto lavorare sulla fonetica corretta di diverse parole. Ci hai dato una lista con scritte delle semplici parole, ed in piedi in rango, uno ad uno dovevamo leggerle. Ricordo che quasi tutti noi allievi venivamo corretti perché abituati a pronunciare in modo sbagliato questi vocaboli. Mi piacevano i momenti dove creavi una sorta di scenografia nella sala di prove, con oggetti sparsi qui e là. Poi accendevi la musica ed a turni dovevamo improvvisare qualcosa. Ci facevi spesso delle critiche dopo ogni esercizio, ma sempre costruttive per aiutarci a migliorarci.  Ricordo un altro esercizio: un giorno ci hai fatto sedere in cerchio ed hai iniziato a raccontare una storia improvvisata, poi hai chiesto a qualcuno di continuare a raccontare e passare la parola in seguito perché qualcun'altro continuasse a dare senso al racconto. Uscivo sempre contenta e mai frustrata con la voglia di tornare la settimana seguente. Durante la recita finale ho avuto il ruolo di due personaggi, uno ricordo era Omero ed iniziava a parlare con una citazione in greco antico dell'illiade: me la ricordo a memoria ancora oggi!  Ricordo averti domandato se tu credessi nel Diavolo, nel male, ed in una sorta di "Inferno". Mi hai guardata, hai preso un momento di silenzio per riflettere e mi hai risposto con una frase semplice,che ricordo fosse qualcosa del genere " un buco nero è forse unicamente mancanza di materia, come il Male è forse unicamente mancanza di Bene".(Nadia)

70) mi e subito venuto in mente quando recitava al telefono imitando in varie lingue, era divertente e strabiliante! Personalmente ho adorato recitare, imparare e mettermi alla prova con il teatro, mi pento quasi di non aver proseguito il percorso...il tuo  insegnamento e la materia stessa oltre a farci conoscere noi stessi e ci ha unito molto come classe.(Mandy)

71) Ricordo con molta simpatia e affetto gli anni passati nel locale di teatro allo spazio Pan e le rappresentazioni finali allo studio Foce. Sono stati anni per me molto importanti, in piena adolescenza, ribelle e ingestibile dove grazie ai fine settimana di teatro riuscivo a esprimermi e sfogare la mia irrequietezza. Mi sono divertita tanto e le attività che preferivo sono da sempre stati gli esercizi iniziali di vocalizzi, dizione e le scenette di improvvisazione, decisamente le mie preferite. Il teatro, che nella mia vita è stato una parte presente e importante, mi ha aiutato molto ad esprimere il mio carattere, la mia spontaneità e a ridere e sdrammatizzare le tante figure che ancora oggi combino. Grazie Giuseppe perché conserverò sempre il ricordo di questi bellissimi e importanti anni passati con te e i tuoi fantastici e poetici spettacoli da attore protagonista. (Alice)

72) Ricordo molto bene tutte le lezioni ma trovare qualcosa in questo particolare contesto non mi viene per niente facile, un po' perché mi verrebbe di citare qualunque cosa ed un po' perché molte di esse potrebbero essere abbastanza scontate. Tuttavia la situazione più particolare e indimenticabile nella quale ci siamo trovati, come gruppo, per me è stata quando sei tristemente dovuto partire qualche giorno prima della "prima" e ci hai detto di andare comunque in scena. In quel momento mi sono resa conto del fatto che per un anno scolastico intero (ma in realtà quasi tutti imparavamo da te già da più tempo) ci avevi preparati anche per questi momenti. Non solo per averti sempre accanto ma per riuscire ad andare avanti, a salire su un palco, anche senza la tua presenza. Per quanto fossimo tutti enormemente dispiaciuti siamo saliti su quel palco senza averti lì accanto a darci sostegno ed abbiamo fatto tutti del nostro meglio consapevoli della tua fiducia nei nostri confronti. In quella situazione mi sono accorta che sei stato uno dei migliori insegnanti che io abbia avuto, che ci ha insegnato non solo a lavorare in una "classe" sotto gli occhi del professore ma ci hai portati prendere in mano la situazione ed a andare avanti da soli.(Jamie)

73) ricordo molto bene le tue lezioni di animazione teatrale, in particolar modo, come riuscivi a sconfiggere la timidezza e l'imbarazzo nel recitare poesie, scene, emozioni, ...da parte di noi allievi!... la passione che trasmettevi per il teatro nelle tue ore di insegnamento.(Filippo)

74) posso dire che non dimenticherò mai le sue lezioni e la sua voglia di fare superare noi stessi mettendoci alla prova con degli esercizi sempre divertenti. Lei oltre ad essere stato un insegnante differente da tutti, ha fatto la differenza in noi! Grazie (Lorena)

75) le lezioni avute con lei durante i miei anni scolastici sono stati fantastici, trovava sempre quel modo di coinvolgere e divertire tutti! Mi ricordo moltissimi esercizi che abbiamo fatto che mi sono rimasto impresso. Vorrei solamente veramente ringraziarla poiché mi ha fatto divertire, aprire e osare senza sentirmi giudicata !(Meddy) 

76) la cosa che ancora oggi mi colpisce è la creazione dello spettacolo! Trovarci una o due volte a settimana e dal nulla creare qualcosa, una storia o più storie intrecciate! Prima come gioco o esercizio e poi andando a trovare il giusto personaggio ad ognuno! E senza fatica ma divertendosi e lavorando tanto creare qualcosa che ha un senso! Ricordo che a volte mi stupivo proprio vedendo che provando e riprovando spezzoni di scene si creava l'intera rappresentazione! Ovviamente poi l'adrenalina prima di andare in scena! Avere paura di dimenticare cosa dire quando in realtà ci veniva automatico! (Ilaria)

77) una lezione in cui si sente di più il gruppo, la classe, l'unione, perché c'è uno scambio, che avviene tramite esercizi e non, un "dare e avere" dall'altro perché si imparano a conoscere meglio le proprie caratteristiche, capacità e limiti (Sara e Sharon)

78) "ti amo" detto con modi e toni diversi... mi ricordo la bella sensazione che provavo entrando in aula.. era davvero un momento dove ci si poteva lasciare andare e dove tutti, anche quelli magari "messi da parte", potevano esprimersi senza la paura di essere giudicati.  (Nicole)

79) frequentavo molto volentieri le lezioni perché riuscivo a liberare energia positiva... ricordo lo spettacolo da Peter a Peer che non ho purtroppo più la video cassetta... Con la vostra complicità e spensieratezza anche ciò che sembrava difficile diventava facile! Sei un mito! (Giovanni)

80) ricordo  quelle mille sfaccettature presenti nella stessa persona. Umiltà, professionalità ma soprattutto passione...ricordo sicuramente la passione di un docente, che provava a tramutare a nuovi allievi la voglia di giocare, di divertirsi assieme a lui. Il pensiero di espormi a voce alta davanti ad altre persone risultava per me pura follia, eppure quegli esercizi mi hanno dato la strada giusta per governare la mia timidezza. Le persone come il docente di cui narro, mi hanno permesso di conoscere un'arte a me sconosciuta e di poterla poi riutilizzare nella scena lavorativa. Durante uno stage  sono riuscito a recitare in un spettacolo con altri pazienti, interpretando Amleto. Attraverso questo piccolo aneddoto vorrei far trasparire la capacità di questo uomo di trasmettere quello che fa a noi nuove reclute. Ritengo che il teatro, insegnato attraverso il movimento del corpo, la musica, le parole ma anche il silenzio, siano state il fulcro di ciò che ricordo come un percorso vissuto con felicità. Un momento che non dimenticherò facilmente delle lezioni passate è la musica. Quel suono che il docente sceglieva con cura, come se volesse salutarci con una melodia che ci permettesse di pensare e di riflettere su ciò che stiamo facendo della nostra vita. Un momento di pochi minuti in cui tutti noi ci trovavamo in silenzio a guardarci dentro, a capire realmente il senso di quella materia che molti ritenevano "superficiale"...questo "sore" dalle mille facce, sapesse davvero cosa stava facendo e lo faceva molto bene.(Ema)

81) Se mi chiedono (e me lo chiedono) "Quando hai deciso di fare l'attrice?" rispondo a 5 anni. Se mi chiedono "Come hai deciso di fare l'attrice?" io rispondo da Giusi Valenti al Pan. Quei pochi metri quadri in cui Giusi accoglieva due volte alla settimana i suoi mini attori sono stati il terreno più fertile immaginabile per me. Ricordo che lì, proprio lì, grazie a lui, mi sono innamorata del teatro. Non mi sono mai annoiata, non un minuto, un secondo. Gli esercizi buffissimi per sviluppare la voce e imparare a articolare ("Gra, kra, mra, sra, vra, zra... con relative mimiche e risate incontrollabili di tutti). E le improvvisazioni, sempre guidate dall'esperienza di Giusi, che sapeva abbinare armoniosamente tutte le diverse creatività (nel gruppo c'era il timido, l'esuberante, la talentuosa, l'insicura, "il brutto, il bello e il pacioccone", insomma) e faceva crescere le scene sotto ai nostri occhi strabiliati. Raggiungendo apici di comicità insperati.

Anche il lavoro sull'Inferno (ero poco più di un'adolescente, eppure recitavo nel capolavoro di Dante!) è stato formativo ed emozionante. Ero Diavolazzo, Guido da Montefeltro e... qualcun altro. Tutta piena di finto sangue e cenere in viso: un divertimento reale. La professionalità di Giusi ha consegnato a tutti noi - bimbi e ragazzi - una fierezza, un orgoglio autentico sulla scena. E, sopratutto, una possibilità di produrre magia. Quella stessa "corrente" che, ancora, quasi vent'anni dopo, cerco di restituire al mio pubblico. (Margherita Coldesina)

82) Le lezioni con lei erano veramente uniche, si moriva dalle risate, soprattutto quando lei proponeva a noi di improvvisare. Ho notato che con lei le lezioni volavano, tutta la classe non vedeva l ora del giovedì per avere due ore con lei, due ore piene di risate, divertimento. Grazie a lei sono riuscita ad essere meno timida e trovare il coraggio di parlare davanti ad una classe di 20 persone ( non mi era mai successo di riuscire a parlare così tranquillamente davanti a così tanta gente) e non smetteró di ringraziarla per tutto ció. (Ana)

83) ci ha sempre insegnato ad avere coraggio nella vita e mai tirarsi indietro! Grazie di tutto. E soprattutto la sua mitica risata. (Demi e Alessandra)

84) „Alla ricerca di Simurgh“ Ancora oggi ricordo con immenso piacere questo splendido viaggio! Trovo sia stato meraviglioso il percorso intrapreso, dalla scelta iniziale dei personaggi, alle innumerevoli prove fino ad arrivare alla messa in scena. Tutto questo passando attraverso tante, molte risate.. e' stato davvero un grande, travolgente ed emozionante viaggio e farne parte e' stato molto bello e coinvolgente. Ricordo che in nessun momento mi sono sentita incapace o non all'altezza, poiché avevo sempre una guida pronta ad incoraggiarmi con grande dolcezza e molti sorrisi. L'esperienza mi ha insegnato molto riguardo alla sicurezza in me stessa, nelle mia capacità ed alla gestione del mio corpo nello spazio.. non sono mai stata una persona timida, ma questo viaggio mi ha sicuramente arricchita, nutrita e fatto crescere notevolmente. A distanza di anni ricordo ancora le mie battute e quando ci penso non posso fare a meno di sorridere.. davvero uno splendido, splendido viaggio...!(Zorelis)

85) Ho conosciuto lei a 16 anni e l’anno seguente insieme alla mia classe abbiamo messo in scena lo spettacolo “Il maya c’è sempre”. Lavorare con lei è stato una ventata d’aria fresca, è un personaggio con una creatività che va oltre qualsiasi immaginazione, sempre ricco di idee e di entusiasmo e con il quale viene difficile annoiarsi. Delle sue lezioni ricordo ancora l’amore verso la recitazione che ci veniva trasmesso. All’inizio devo ammettere che non riuscivo totalmente a comprendere la sua devozione, ma col passare del tempo anche io finii per avvicinarmi sempre più a questo mondo. Un altro ricordo che ho di quel periodo è quanto idei fosse allo stesso tempo buono, quanto esigente. Mi raccomando mai sgarrare sul palco... lui, gentile è gentile, ma quando si arrabbiava non ce n’era per nessuno. D’altronde eravamo anche degli scapestrati allievi usciti da poco dall’adolescenza e ogni tanto una bella sferzata ci voleva. Io personalmente avevo iniziato teatro perché la ritenevo una materia facile e per cui non dovevo studiare nulla, mai avrei pensato di prendermi così per qualcosa, in così poco tempo, e penso che gran parte del merito sia stato suo e della sua grande motivazione e gioia nel trasmettere i suoi insegnamenti.(Fefe)

86) Sono Anna, una ragazza diciottenne appassionata di danza, musical, canto, teatro, e di molte altre forme d’arte. È stato proprio il maestro Giuseppe Valenti a farmi scoprire il teatro quando avevo dieci anni, contribuendo alla mia crescita artistica. Nonostante io abbia frequentato un solo anno di lezioni ho capito l’importanza di muoversi correttamente su un palco e umanamente ho imparato a relazionarmi maggiormente con gli altri. Sono state lezioni divertenti ma anche complicate dal punto di vista della concentrazione, dato che a dieci anni avevo poca esperienza a livello tecnico. Ciononostante giorno dopo giorno questo mondo mi ha appassionata sempre di più fino al punto di farlo diventare una necessità quotidiana: ad oggi non frequento più lezioni specifiche di solo teatro e recitazione ma ho traslato questa passione nel musical, dove si uniscono le mie tre passioni più grandi, ovvero danza, recitazione e canto. Giuseppe Valenti per me è stato quindi un maestro che con il suo piccolo ma importante contributo ha acceso in me una voglia di approfondire l’arte in generale, dandomi degli spunti utili non solo a ciò che mi ha insegnato nel corso di teatro, bensì anche alla danza, dato che per ballare occorre utilizzare lo spazio in modo corretto. Giuseppe Valenti è un maestro gioioso e severo, a mio avviso due parti fondamentali per essere un buon insegnante, anche di vita. (Anna)

87) ...mi viene in mente quando ci portavi in centro a Lugano e ci facevi passare il pomeriggio in silenzio ad osservare ciò che accadeva interno a noi, gli spazi, il tempo e soprattutto le centinaia di persone che passavano..  ad ogni lezione, spettacolo, si cercava di valorizzare ciascuno di noi, non obbligando nessuno a fare qualcosa per dovere, bensì sentirsi libero di esprimersi a proprio modo pur eseguendo i compiti e gli esercizi, così come la possibilità di mettere del nostro nei personaggi, anche se già ben descritto negli copione.  L'importanza di un clima sereno e gradevole, dove c'era sempre spazio e tempo per una bella chiacchierata, condivisione e risata.(Marzia)

88) mi ricorderò sempre di una frase che dicesti a proposito dello stare in scena e che mi è rimasta impressa "in un'ora di spettacolo impari più che in un anno di scuola" e alla fine di ogni spettacolo ci ripenso e non posso che darti ragione... grazie per i magnifici anni passati insieme e per la libertà di essere noi stessi che ci hai sempre lasciato in  scena...è un grande regalo. (Sara)

89) Ciao io ho incominciato questo anno ed è stato meraviglioso e fra poco grazie a Giuseppe Valenti faccio il mio primo spettacolo e con lui mi diverto un mondo spero di diventere come lui da grande e gridare a tutto il mondo:IL PALCO È LA MIA VITAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!! E ringrazio di nuovo Giuseppe Valenti perché è l'unico al mondo e nessuno prendera mai il suo posto! (Claudia)












CONTINUO

90) Che piacere trovare questo sito. E stato un corso fantastico.
Già 7 anni fà e mi sembra ieri! (Martin)

91) Ciao cucciolotti belli, quanti ricordi splendidi ogni volta che passo su questa pagina ho passato i migliori momenti della mia vita grazie a questa scuola, e quello che mi ha insegnato va benoltre l'essere su di una scena... anche se il mondo è (forse) un grande palcoscenico... grazie per questo tesoro, grazie per tutto,ogni giorno penso a voi... mi mancate (Jean Marie)

92) Essere o non essere questo è il dilemma....si ricorda sore l' anno scorso???(spero di si) (Sheena)

93) Il palco della vita ci riserva sempre delle magnifiche sorprese e noi continuiamo a incidere nuove orme sulla terra umida... Vi porto sempre nel Cuore, Giuseppe in primis...Un abbraccio a Voi tutti (Monci)

94) MA UAUUU!! ma devo scoprirlo cosi? per caso??? COMPLIMENTI!! che meraviglioso sito... forse influenzata dal meraviglioso giusi che manca tanto!! spero a presto e godetevela!!! viva il teatro!! sopratutto quello del teatro pan!! sorrido felice al solo ricordo!!! (Tessa)

95) Da quando ho finito la scuola SSPSS sono passati già 3 anni, quest’anno mi sono diplomata come infermiera! Però delle tue lezioni ho ancora ricordi fantastici, ricordo in particolare modo la recita che avevamo fatto a coppie sul testo di “Colazione da Tiffany”. Un ottimo esercizio per la memoria e per mettersi in gioco davanti alla classe, quel poco di “teatro” che ho fatto con te durante la scuola mi ha permesso di migliorare la mia comunicazione verbale e non verbale e di comprendere quella degli altri, per la mia professione un ottima risorsa. Grazie di cuore per i bei insegnamenti.(Carolina)

96) Carissimo Beppe, bel sito e interessante scoprire il tuo percorso per diventare baha'i. Ho un ricordo dolce e prezioso delle tue performance agli incontri baha'i durante la mia infanzia, grazie ancora.E' un sito ricco di informazioni, testi e immagini: fornisce una fotografia dei tuoi numerosi talenti. Ho letto con grande piacere la tua pagina sulla fede baha'i, il testo è

chiaro e scorrevole(Navid)

97) Congratulazioni. Il 1° maggio c'ero anch'io e c'era anche mia moglie. Lo spettacolo ci è piaciuto moltissimo, divertente e pieno di trovate. E scorre bene. Grazie per il pomeriggio (Dr. T. Carlevaro)

98) caro Giuseppe, con tanto piacere ho letto l’articolo nella Coop-Zeitung. Ti ringrazio per le belle parole che hai detto sulle domande di Marika Favini, mi piace molto il modo come istruisci i giovani. Hai ragione in tutto. Complimenti… pensassero più gente come te. (Isabella F.)