GIUSEPPE VALENTI

GIUSEPPE VALENTI

Menu

GIUSEPPE VALENTI

BIOGRAFIA

Sono nato a Roma di giovedì alle ore 7 del mattino del 17 marzo del 1949.

La popolana città di Roma mi ha accompagnato nell’infanzia, negli studi, nella gioventù e nei primi lavori; poi con il matrimonio mi sono trasferito a Lugano in Svizzera.

Giuseppe Valenti
Giuseppe Valenti
A 5 anni
A 5 anni

INFANZIA, ADOLESCENZA E STUDI

Vivere i primi 33 anni alle porte del Vaticano nel quartiere Prati al bordo del quartiere trionfale, mi ha dato tante possibilità ed interessi. Il mistero, la ricerca, là spiritualità, l’umorismo e la satira, l’arte e la storia e ben altro.

L’asilo dalle Suore della Carità con sede di fronte alla Chiesa di San Gioacchino in piazza dei Quiriti; poi le elementari alla Scuola Umberto Primo vicino a Piazza Cavour; poi la prima media al Dante, poco distante. Poi il cambio con la Scuola Cola di Rienzo vicino Piazza Mazzini con ottimi voti ed essendo assurto a primo della classe.

Da bambino primo viaggio a Comiso in Sicilia a trovare nonni e zie. Ricordo la casa con l‘alcova e la stia dei conigli dietro casa.

La casa dell’infanzia e adolescenza era una grande esperienza. L'appartamento della zia Giulia sito in via Cola di Rienzo al bordo di piazza Risorgimento. Una grande appartamento al primo piano. Un grande androne, a destra una capiente cucina ed un piccolo bagno, a sinistra si apriva un vasto corridoio con tre grandi stanze ed un camerino; continuando un muro ed un entrata ad un altro piccolo atrio dove si dipartivano altre due stanze e un camerino. Ogni stanza e camerino era abitato; ricominciando: Graziella, una catanese fidanzata a Paolo un corazziere, poi la nostra stanza indi quella di Anacleto con la moglie, un pensionato invalido della prima guerra, amante della musica, aveva un grammofono „Voce del Padrone“, e con tante storie da raccontare. Di fronte un altro signore poco presente in casa. Nel piccolo atrio la stanza di mia zia Giulia, cantate operistica, stanza sede del primo apparecchio televisivo; nel camerino Agnese, signorina molto religiosa, ed infine la stanza di Pietro e Maria con la loro figlia, lui cameriere in una birreria.

Sogni e avventure in quella casa: la mia tartaruga che va in letargo, le ore passate a sentir storie e canzoni con Anacleto, a vedere programmi in tv e a sentire le storie dell’opera dalla zia, l’affetto di Maria e Pietro, i giochi e le corse nei grandi spazi, le storie di Graziella e del suo amore, l’arrivo d’un cane che seguì mio padre fino a casa e che poi abbiamo dato via dato il carattere pestifero. 

Di fronte all’appartamento della zia, sullo stesso pianerottolo c‘era un fotografo (Izzi). Un giorno lo studio fotografico era affittato per un film. Cavi, lampade, attrezzi, microfoni ed altro materiale riempiva lo studio, il pianerottolo e le scale. Io ero lí curioso ed incantato a vedere le preparazioni e ad aspettare la ripresa. Ecco arriva l‘attore, Alberto Sordi, passandomi vicino, mi guarda mi prende la guanciotta e dice: „Ahò tu magni forte eh“.

GIOVENTÙ E LAVORO

Poi i miei si trasferirono in via dei Gracchi al numero 81. Al quinto piano. L’appartamento non era male. Sembrava piccolo in confronto a quello della zia, ma ora ripensandoci era di dimensioni normali. Un corridoio che separava a sinistra: il bagno, e due camere, in fondo la cucina e a destra altre due camere grandi che davano sulla strada. Li nasce nel 1960 mia sorella Sandra. Il palazzo aveva una portiera. La signora Fernanda. Un appartamento vicino abitavano i Signorini che poi si trasferirono al paese d’origine Falconara nelle Marche. Nell’appartamento sotto c’erano i Colaci. Nel bar accanto al portone d’ingresso era gestito da Nunzio con le due figlie e vicino un parrucchiere. Di fronte vicino al portone dove abitava Graziella c’era una cartoleria gestita da un signore con una mano di legno. In fondo alla strada di fronte al mercato coperto un fornaio che emanava profumo di pizza già al mattino. Dietro accanto al mercato c’era un venditore di carbone. Dall’altra parte del nostro portone un macellaio e poi all’angolo nella strada successiva un vinaio che vendeva anche olio. Nella strada principale parallela, via Cola di Rienzo, c‘era il giornalaio dove mi rifornivo settimanalmente di giornali e riviste e vicino Castroni, una torrefazione e un bar che emanava aroma da caffè per gran parte della strada.

Da lí  tutte le mattine m‘incamminavo per andare a scuola nel quartiere contiguo, Mazzini. La Scuola era dietro la Chiesa di Cristo Re e molto vicino alla sede della RAI. Poi ritornavo a casa con un compagno di scuola Matteo. Sulla strada una volta giravano un film e vidi Totò e la Magnani.

Molti sono i ricordi: la casa di nonna Marietta (in effetti di Maria Monti, sorella di mio nonno Umberto Monti) in via Cola di Rienzo di fronte ai grandi magazzini „La Standa“. Una casa grande nella stanza con Maria Monti abitava zia Erminia che passava il tempo a fare solitari. Nella stanza accanto la famiglia di Mario Nardi, nipote di Maria Monti, con sua moglie Bice e sua figlia Loredana. In fondo al corridoio una stanza occupata da zio Arnaldo quando non era nella sua casa a Montemario; e la stanza con un‘entrata separata per zio Gasperino, il giocatore accanito. Giocava di tutto: corse dei cavalli, cani, carte ecc.

Nonna Marietta non scendeva mai e ogni tanto scendeva un canestro dalla finestra , era al primo piano, per tirar su mercanzia che figli, nipoti e amici comperavano per lei.

Vicino al portone „Il Gran Bar“ dove famigliari e amici si riunivano nel pomeriggio. A seguire il negozio di scarpe Gattegna. Dall‘altra parte il negozio di vestiti Di Nepi poi il bar e il cinema Palestrina.

Zio Arnaldo viveva con la moglie (La Brunetta) a Montemario dove aveva un cinema. Una sera dopo la chiusura, prima di rientrare a casa fu aggredito e derubato. Subì anche delle percosse e finì sul giornale di Roma „Il Messaggero“.

Nella nostra casa di via dei Gracchi 81, nacque il 14 novembre 1960 mia sorella Alessandra.

in quel periodo ero in crisi spirituale ed ogni mattina prima della scuola pregavo nella chiesa vicina. Alla terzo anno delle medie decisi di andare in Seminario presso i Padri Redentoristi a Scifelli in Ciociaria per fare il ginnasio e poi il liceo. Questa è poi una storia che continua nel soggetto Bahà’ì.

Ritornato a casa nel 1969 fui chiamato al servizio militare. Reparto trasmissioni dell‘esercito. Prima a Siracusa e poi ad Udine.

Dopo inizia la peregrinazione per cercare un lavoro: barista, rappresentante, ed altri piccoli ed insignificanti lavori. Conobbi in quel periodo una signora che studiava la lingua Esperanto e ne fui incuriosito.

Arrivai cosí a fare il messo notificatore per le imposte dirette. Ed ogni giorno organizzavo il mio giro per andare in case, uffici e negozi a notificare certificati dell‘ufficio delle imposte. In seguito passai nell‘ufficio vero e proprio a lavorare. 

In questo periodo la mia ricerca spirituale era frenetica e conobbi i Bahà’ì (vedi). In ufficio conobbi Emanuele che divenne compagno di Fede.

C‘erano anche due altri pallini che giravano nella mia testa uno era l‘arte e l‘altro la ricerca d‘una compagna di vita.



Dipingere la casa 1982
Dipingere la casa 1982

LUGANO

Nel 1979 partecipai ad una Scuola Estiva Bahà‘i a Scalea e lì conobbi la mia futura moglie, Marianne Moser, svizzera.

L‘anno successivo mi chiamarono a Locarno per intrattenere con il mio spettacolo di cabaret un evento Bahà’ì chiamato Festa dell‘Unità e li avvenne ufficialmente il mio legame con Marianne. Il 24 agosto del 1982 ci sposammo con una cerimonia bahà‘i alle Isole di Brissago (la prima del suo genere sull‘isola).

In quel periodo dividevo il mio lavoro al mattino a Como presso l‘Ufficio delle Imposte Dirette e nel pomeriggio in lavori artistici. Anche i fine settimana erano dedicati all‘arte.

Abbastanza presto ci trasferimmo a Lugano. Marianne faceva la laboratorista medica all‘Ospedale Civico ed io lasciato il lavoro a Como mi dedicavo totalmente al mestiere dell‘attore.

La Televisione e la Radio mi offrivano diversi lavori; poi venne il contatto con il Teatro Pan dove incomincia a fare diversi lavori teatrali. Di lì anche con la Compagnia Teatro Lugano e fondando una scuola di recitazione per bambini, adolescenti e adulti.

Per circa 40 anni a Lugano tra sporadici lavori all‘inizio, poi sempre di più nel campo artistico sia come attore, ma anche come insegnante, regista e drammaturgo. 

Le attività di lavoro continuarono ed anche il mio servizio alla Fede Bahà‘i che avevo accettato nel 1975. 

Una sostanziale sicurezza lavorativa mi fu data quando entrai ad insegnare teatro nella Scuola pubblica nella Scuola Socio sanitaria. Dodici anni di attivitä mai interrotta con più di mille allievi. E se aggiungiamo quelli della scuola personale arriviamo ad un insegnamento ad un numero molto alto di allievi.

Oggi raggiunta la pensione vivo ancora molti interessi e libero da impegni lavorativi posso dedicarmi a tante cose tenute in sospeso.